domenica 24 luglio 2011

La prima volontaria

Il fuoco si alimenta di nuova legna, che arde e rinvigorisce la fiamma, che è calore, che è sicurezza. Il cerchio si allarga abbracciando nuove persone, nuovi fuochi, accorciando le distanze, unendo luoghi e uomini, allontanando il freddo del distacco ed esaltando le sfumature dell'anima, le sfumature dei volti.

Tra pochi giorni parte Elisa, la prima volontaria dell'associazione AFRICASA che si è avvicinata, prima con il pensiero e poi di persona, alla nostra volontà di annullare le distanze e raggiungere insieme un obiettivo, che non è la beneficienza fine a se stessa che lava via le macchie dell'Ego, ma la consapevolezza dell'azione comune, decisa e diretta al fine di creare dal nulla una realtà che nasce insieme, dal Togo e dall'Italia come da qualsiasi persona che abbraccia questo ideale con il sorriso che nasce dal profondo e fiorisce sul volto, e dal calore necessario per mantenerlo nel Tempo.

E' la prima persona che parte, tra pochi giorni i luoghi raccontati in questi giorni d'incontro avranno tutti i colori della realtà, le persone che giù in Togo hanno adottato questo progetto non saranno solo nomi, ma avranno un volto, degli occhi e una voce d'ascoltare anche per lei.
Il suo compito è in primo luogo personale prima ancora che associativo, poiché sono le persone con le loro azioni a sostenere l'associazione, quest'ultima non è che una casa che accoglie gente dandogli uno spazio e il silenzio necessario per creare e discutere, una comunità che ha una propria lingua, facile da apprendere e difficile da dimenticare.

Come diceva Proust "un vero viaggio di scoperta non è vedere nuovi posti, ma avere nuovi occhi", e questo è l'augurio più sincero per chi si mette in viaggio sulla sua strada. Avrà il compito di calpestare per prima questo nuovo sentiero tracciato nel primo anno di vita dell'associazione, di allargarlo e di renderlo più comodo e sicuro a chi verrà dopo di lei, questa strada che fisicamente arriva nel villaggio di Dafo ma che va oltre, che scende in verticale. E questo viaggio parte dalla base, parte dal progetto di sostegno scolastico ai bambini e ai ragazzi della scuola del villaggio con l'intento di creare un'unione e affiancare, alla curiosità tipica di quest'età per tutto ciò che è diverso, l'azione diretta con la creazione di gruppi extrascolastici dove intervenire direttamente con il sostegno per ridurre le problematiche d'apprendimento delle singole persone creando un legame umano. Ma sfocia anche verso altri percorsi paralleli ed indipendenti al progetto di sostegno scolastico, come seguire il termine dei lavori della biblioteca locale e terminare la raccolta d'informazioni utile per la stesura del progetto della costruzione di un pozzo e di un dispensario medico per la comunità del villaggio di Dafo, pietre angolari su cui si poggia la volontà di intervenire per migliorare la qualità della vita locale, senza stravolgere la Natura ne spezzare l'Equilibrio, costruendo insieme, camminando insieme.

A lei un augurio di buon viaggio, che sia carico d'esperienze e ricco di conseguenze.
 
Toni - Associazione AFRICASA onlus
 

Nella foto Giosuè e Jilles nel villaggio di Dafo (Togo - Africa Occidentale)

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