martedì 10 maggio 2011

Germain

Il futuro di un popolo passa dai loro figli, sparsi qui è la da quella grande diaspora della speranza che richiama come sirene d'Ulisse anche a migliaia di chilometri di distanza, e che incanta, ed allo stesso tempo incatena milioni di africani, che si rende umana solo se un giorno i migranti ritornino alla propria casa paterna con la volontà di essere a loro volta speranza per i propri figli.

Uno di questi figli d'Africa si chiama Kossivi Denanyoh, conosciuto con il nome di Germain, nato a Accra in Ghana il 14 Giugno del 1981 ma togolese di nazionalità poiché così era suo padre. Kossivi è il nome che si assegna nei paesi del Golfo della Guinea (Costa d'Avorio, Ghana, Togo, Benin, Nigeria) ai maschi nati nel giorno della Domenica, mentre per consuetudine esiste un secondo nome di impronta non africana che ci si attribuisce, in questo caso Germain. Trent'anni tra poco, Germain vive in Italia da otto mesi grazie a un progetto legato a una borsa di studio togolese, frequentando la facoltà Universitaria di Ferrara all'indirizzo di Fisica medica, e al termine del suo dottorato la sua volontà è quella di ritornare in Togo ed esercitare laggiù la professione con l'esperienza acquisita in Italia. Amico fraterno di Komi Agamah, presidente dell'associazione partner AJVSM in Togo, ha collaborato in passato con lui e l'associazione in un contesto di esperienze di volontariato europeo come coordinatore di campo e qui in Italia è anche un referente della stessa associazione togolese.
Il contatto tra l'associazione AFRICASA e Germain è avvenuto, dietro richiesta di Komi da Lomé che ci ha permesso di conoscerci, in un'altra terra di Romagna, questa volta a Faenza dove si svolgeva la manifestazione "Musica nelle Aie" a cui partecipava un'associazione amica, la "Maison de la Joie"legata a doppio filo con il Benin, paese da ritenersi una sorta di cugino del Togo. La sensazione avuta è stata quella di essere di fronte a un ragazzo solare e sincero, con dentro una grande speranza di cambiamento per la sua terra e allo stesso Tempo carico di responsabilità per gli altri e per quello che sta facendo. E' stato senza dubbio un piacere conoscerlo e parlare con lui, spaziando dalla situazione politica togolese degli ultimi cinquant'anni fino alle sue previsione future per il restante mandato presidenziale, toccando la sanità e intrecciando le esperienze personali vissute sia da me che da lui. Gli ho parlato di progetti passati e di futuri come la costruzione del dispensario medico nel villaggio di Dafo, località che lui conosce molto bene, proponendoli di essere parte attiva del progetto associativo entrando in relazione tra noi e l'associazione togolese AJVSM che gestirà la struttura, proprio lui che ha scelto la medicina come strada da seguire e allo stesso tempo comprende con facilità la mentalità occidentale e quella africana. E come tutti gli africani ha sorriso quando ha accettato.
 
Toni  - Associazione AFRICASA onlus
 

Nella foto sopra: Pianta progettuale del futuro dispensario medico a Dafo, un progetto in cooperazione tra AFRICASA e AJVSM

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