giovedì 9 maggio 2013

Un pulmino per Dafo: dall'Italia al Togo via terra per un nuovo inizio


A distanza di due anni l'associazione AFRICASA riparte via terra, la destinazione è sempre il Togo, piccolo paese nell'Africa Occidentale, e in particolar luogo il villaggio di Dafo, sede dei progetti associativi che si sono sviluppati in questi anni a favore della comunità locale. Ad Agosto si ritorna a calcare quella sottile striscia d'asfalto che collega questa Valle con il villaggio africano, questo esile filo che si snoda attraverso stati, frontiere e deserti, incrociando persone che hanno una storia da raccontare, amici da riabbracciare e luoghi da riscoprire. Un viaggio in direzione sud attraverso più di 6000 km di Africa Occidentale, ritornando a muoversi a ritmi delle antiche carovane, tra l'Atlantico e l'altro oceano, quello di sabbia del deserto del Sahara, immensa distesa che divide l'Africa Bianca da quella Nera, e poi oltre i fiumi e le foreste tropicali fino al villaggio amico e fraterno di Dafo.  

Se i primi due viaggi avevo lo scopo di gettare delle basi concrete vendendo, a termine del viaggio, i mezzi a disposizione per finanziare progetti locali con moneta del posto (come la costruzione della biblioteca per la scuola di Dafo), ora i tempi sono maturi per continuare nella collaborazione con il partner togolese AJVSM e per trasformare il termine del viaggio in un nuovo inizio. Tra gli obiettivi di questo viaggio il primo é senza dubbio il trasporto del materiale necessario per la costruzione di un pozzo nel villaggio di Dafo, struttura alimentata attraverso l'utilizzo di pannelli fotovoltaici forniti dalla ditta IRCI di Pietracuta con il fine di convogliare l'acqua in una cisterna comune nel villaggio, un progetto nato da una richiesta della comunità locale e steso con l'intento di portare un miglioramento all'accesso dell'acqua, che attualmente avviene manualmente recandosi alla sorgente. 

Ma questo viaggio non servirà soltanto per il trasporto del materiale, una volta giunto a destinazione il pulmino sarà immatricolato con targa togolese ed intestato all'associazione locale AJVSM, il mezzo servirà, da una parte, per ridurre l'isolamento della comunità montana e permettere alla popolazione locale di potersi muoversi più facilmente verso i grandi centri urbani di Kpalimé e Lomé dove sono presenti i principali mercati per vendere i prodotti agricoli, dall'altra per avviare un progetto di sostegno economico attraverso la creazione di un servizio di trasporto, gestito dall'associazione AJVSM, con il chiaro intento di raggiungere l'indipendenza economica. Sarà la stessa associazione togolese, attraverso la corretta gestione del mezzo di trasporto, a partecipare economicamente alla creazione di questo progetto recuperando, nell'arco di circa nove mesi, i fondi economici per terminare l'opera del pozzo e provvedere all'acquisto del materiale reperibile in Togo. La scelta di orientarsi in questa direzione trova le sue radici nei valori dell'associazione AFRICASA che crede nella cooperazione come valida alternativa all'assistenzialismo, che getta le sue fondamenta nella convinzione che ognuno è artefice di creare il proprio destino partecipandovi in prima persona, un attestazione di uguaglianza dove tutti i soggetti sono responsabili del buon esito di ogni progetto. 

Ma se da una parte questo viaggio è un fine per poter creare una concreta possibilità di indipendenza economica in Togo, dall'altra parte è anche un mezzo per comprendere meglio una realtà che è molto più vicina di quello che si pensi, e il fatto di raggiungere queste nazioni via terra ne è il più chiaro segnale. Il viaggio è anche la possibilità di incontrare l'altro e scoprirlo simile a sé, di ascoltare storie che non hanno lo spazio e il tempo di essere raccontate se non dai diretti interessati, di ritornare a viaggiare a ritmi più lenti, con più contatto umano, un lavoro in levare dove ciò che resta è solo l'essenziale. Il viaggio come una metafora della Vita che, mai come in questa occasione, ha un suo senso ed obiettivo nel completarlo per lasciare qualcosa al prossimo, un viaggio certamente inusuale ma il più reale possibile, retto senza dubbio dall'esperienza delle precedenti spedizioni, ma dove il fascino dell'emozione, della scoperta e della passione per un'idea hanno un ruolo determinante. 

Per poter sostenere l'iniziativa potete contattare l'associazione AFRICASA, le donazioni libere a sostegno del viaggio e per accelerare i tempi di costruzione del pozzo possono inoltre essere detratte dalla dichiarazione dei redditi. Per quanto riguarda il 5x1000 basta invece segnare il codice 91055370125 nell'apposito spazio nella modulistica di riferimento





"Si chiama mal d'Africa ed è l'unica malattia dalla quale non voglio guarire" 

ASSOCIAZIONE AFRICASA ONLUS
C.F 91055370125 - sede legale via Aleardi, 22 - 21013 Gallarate (VA)
sede distaccata via Cà Marinelli, 11 - 47864 Pennabilli (RN) 
web: www.africasaonlus.it - blog: http://africasa.blogspot.com - info: +39 328 74 14 184

IBAN: IT23 B031 6501 6000 0001 1511 401
Le donazioni libere sono deducibili dalla dichiarazione dei redditi ai sensi della legge 80/05 per tutte le persone fisiche e i titolari del reddito d'impresa


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